Home Insegnamenti Testi fondamentali Prajñāpāramitā Ratnaguṇasaṃcayagātha – Sutra della Perfezione della Saggezza – Capitolo 8-11

Prajñāpāramitā Ratnaguṇasaṃcayagātha – Sutra della Perfezione della Saggezza – Capitolo 8-11

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Omaggio a tutti i Buddha e Bodhisattva!

Al che il Signore, per soddisfare le quattro assemblee, e inoltre per dare luce a questa perfezione di saggezza, espose allora i seguenti versi:

CAPITOLO 8

IL SIGNIFICATO DELLA PUREZZA

La purezza della forma dovrebbe essere conosciuta dalla purezza del frutto.
Dalla purezza della forma e frutto, è la purezza della Completa Conoscenza. La purezza della Completa Conoscenza e del frutto, e anche la purezza della forma: così come la similitudine dell’elemento spazio,
esse non possono essere tagliate o separate. Avendo trasceso ciò che appartiene al triplice mondo, i Bodhisattva, [anche se le loro] oscurazioni [sono] rimosse, mettono in atto un nuova rinascita; [anche se] liberi dal decadimento, malattia e morte, essi mettono in atto il proprio decesso, – Questa è la perfetta saggezza in cui dimora il perennemente saggio. Questo mondo è congiunto al fango di nome e forma. La ruota di nascita e morte gira, simile alla ruota del mulino a vento. Avendo compreso la ruota del mondo come una trappola per animali selvaggi, l’uomo saggio vaga simile ad un uccello nello spazio. Egli che si muove con perfetta purezza, non si muove nella forma, nemmeno nella coscienza, percezione, sensazione o volontà; quindi (in questo addestramento) egli evita tutti gli attaccamenti. Libero dagli attaccamenti egli si addestra nella saggezza dei Sugata.

CAPITOLO 9

TUTTO INTORNO PUREZZA

Così addestrandosi, il saggio ed avveduto Bodhisattva,

avendo reciso i suoi attaccamenti, marcia distaccato dal mondo. Come il sole, lasciato dal pianeta Rahu, sfavilla, o come il fuoco, lasciato libero, brucia erba, legna e bosco.

Il Bodhisattva quando vede che tutti i dharma e la Perfezione della Saggezza sono puri, perfettamente puri, nella loro originale natura essenziale. Ma egli non concettualizza un agente e nemmeno nessun dharma. Questa è la pratica della Saggezza, la più alta perfezione.

CAPITOLO 10

QUALIFICAZIONI DELLA PERFETTA SAGGEZZA

Sakra, Re degli Dei, chiede al Jina:

“Mentre si addestra nella saggezza, come un Bodhisattva si applica ad essa?” “Chi non è unito alla pur minima cosa, sia essa uno skandha o un elemento, egli che si applica così, quel Bodhisattva, è unito [alla Saggezza]. Quell’essere dovrebbe essere conosciuto come uno da lungo è entrato nel Grande Veicolo come uno che ha fatto il suo dovere sotto migliaia di koti di Buddha, che, quando ha udito che questi dharma sono fittizzi ed illusori, non esita, ma si sforza per esercitarsi.

SIMILE AL VILLAGGIO

Se un uomo [uscendo da] un posto selvaggio che si estende per molti chilometri,

vedesse pastori, o steccati di confine o boschi: Egli [allora] sospira di sollievo, e non ha [più] timore dei ladri: [egli comprende che] questi sono segni che un villaggio o una città sono vicini:

allo stesso modo colui che cerca l’illuminazione, quando apprende di questa saggezza, la più alta perfezione dei Jina e si congiunge ad essa, egli sospira di sollievo, e non ha [più] paura, neanche quella di [cadere] al livello di un Arhat o al livello di un Pratyekabuddha.

SIMILE ALL’OCEANO

Fino a che un uomo, che viaggia verso le acque oceaniche per vederle, ancora vede gli alberi e foreste dell’Himalaya, [egli ne è lontano].

Ma quando egli non vede più quei segni, diventa libero dai dubbi, [e sa che] ‘il grande oceano è abbastanza vicino, non è troppo lontano’: Allo stesso modo si dovrebbe riconoscere colui che si è preparato per la più alta illuminazione, e colui che sta apprendendo questa perfezione di saggezza dei Jina.

Sebbene egli non sia uno a cui è stato predetto personalmente dal Maestro, egli sa: ‘presto io farò esperienza dell’illuminazione di Buddha’.

SIMILE ALLA PRIMAVERA

Nella bellissima primavera, quando steli e foglie devono sbocciare,

dai rami, presto, nasceranno, [più] foglie, frutti e fiori: colui che è nelle mani di questa perfezione di saggezza, presto otterrà la più alta illuminazione dei Maestri.

SIMILE ALLA DONNA GRAVIDA

Quando una donna gravida ha fremiti di dolore,

uno dovrebbe sapere che è per lei il tempo di concepire: allo stesso modo il Bodhisattva, nell’ascoltare la saggezza dei Jina, la contempla con diletto e gusto, velocemente fa esperienza dell’illuminazione.

COME DIMORARE NELLA PERFETTA SAGGEZZA

Quando lo Yogi, si addestra nella saggezza, la suprema perfezione,

egli non vede l’accrescimento della forma, né la sua diminuzione. Se uno non vede dharma, nemmeno i non-dharma, nemmeno l’Elemento-Dharma, e se non fa esperienza del Nirvana, allora egli dimora nella Saggezza. Quando egli si addestra così, allora non immagina i Buddhadharma, nemmeno i poteri né le strade verso i poteri psichici, e neanche immagina la calma pacifica dell’illuminazione. Senza discriminare, libero da costruzioni, procede risolutamente, questa è la pratica della saggezza la più alta perfezione.

CAPITOLO 11

Subhuti chiede al Buddha, la luna della Dottrina:

“Può esserci qualche ostacolo alle preziose qualità?” “Molti ostacoli potrebbero esserci”, disse il Maestro. “di essi ne dirò solo alcuni:

VARI OSTACOLI:

Molti e vari lampi di idee nasceranno in lui

quando egli scrive questa Perfezione della Saggezza dei Vittoriosi. Poi, nuovamente, essi si dilegueranno velocemente, come saette, senza nessun beneficio per il mondo. Questo è un atto di Mara. Ed egli potrebbe avere dei dubbi su quanto gli è stato detto: ‘Il mio nome non fu proclamato dal Maestro; nemmeno le circostante della mia nascita; nemmeno il mio luogo di nascita o il mio clan.’ Per via di ciò essi non ascolteranno, e lo rigetteranno (l’insegnamento Ndt). Anche questo è un atto di Mara.

IL SENTIERO DEL BODHISATTVA E IL SENTIERO DEL DISCEPOLO

Così come, per la propria ignoranza, qualcuno potrebbe lasciare le radici, e preferire, le illusioni, i rami e le foglie;

[O] come uno che, quando possiede un elefante, vorrebbe un piede di elefante al suo posto;- così sarebbe anche uno che, avendo udito la Prajnaparamita,

anelasse [invece] ai Sutra [dei Discepoli]. Così come uno che ha avuto cibo sopraffino di centinaia di [differenti] sapori, volesse, anche se ha avuto il cibo migliore di tutti, comunque cercare cibo di qualità inferiore. Sarebbe così anche il Bodhisattva che, avendo avuto questa perfezione, cercasse l’illuminazione nel livello di Arhat.

ALTRI OSTACOLI

Essi vorranno onore, essi vorranno guadagnare,

nei loro cuori desiderosi di ciò, intenti nella familiarizzazione con le famiglie [dei fedeli]. Avendo disprezzato ciò che è il giusto [Dharma], essi faranno ciò che è sbagliato; avendo lasciato il giusto sentiero, saranno andati per la via errata.

Anche questo è un atto di Mara. Anche se all’inizio avessero prodotto fede, desiderosi di udire questo dharma che è il più eccellente, Quando scopriranno il (vero Ndt) predicatore di dharma è riluttante a fare il loro lavoro, essi andranno via, molto tristi e senza gioia.

GLI ATTI DI MARA E L’AIUTO DEI BUDDHA.

Quando questi atti di Mara avverranno, 395-2 insieme a molti altri differenti tipi di ostacoli, allora molti monaci saranno afflitti da ciò, e non terranno a mente la Prajnaparamita. Dove ci sono gioielli che sono senza prezzo e difficili da ottenere,

i loro possessori senz’altro avranno molti nemici. Allo stesso modo, questa saggezza, la più alta perfezione dei Vittoriosi, è il gioiello- Dharma difficile da ottenere, ed è [connesso con] molti problemi. Quando un essere è da poco entrato nel veicolo, ed è limitato nella sua intelligenza, egli non otterrà [tutto in una volta] il gioiello-Dharma, difficile da ottenere.

Mara sarà allora zelante nel creare ostacoli. Ma i Buddha nelle dieci direzioni saranno intenti ad aiutare.

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Prajñāpāramitā Ratnaguṇasaṃcayagātha – Sutra della Perfezione della Saggezza – Introduzione

Prajñāpāramitā Ratnaguṇasaṃcayagātha – Sutra della Perfezione della Saggezza – Capitulo 1

Prajñāpāramitā Ratnaguṇasaṃcayagātha – Sutra della Perfezione della Saggezza – Capitulo 2-3

Prajñāpāramitā Ratnaguṇasaṃcayagātha – Sutra della Perfezione della Saggezza – Capitulo 4-7

Prajñāpāramitā Ratnaguṇasaṃcayagātha – Sutra della Perfezione della Saggezza – Capitulo 8-11

Prajñāpāramitā Ratnaguṇasaṃcayagātha – Sutra della Perfezione della Saggezza – Capitulo 12-15

Prajñāpāramitā Ratnaguṇasaṃcayagātha – Sutra della Perfezione della Saggezza – Capitulo 16-19

Prajñāpāramitā Ratnaguṇasaṃcayagātha – Sutra della Perfezione della Saggezza – Capitulo 20-21

Prajñāpāramitā Ratnaguṇasaṃcayagātha – Sutra della Perfezione della Saggezza – Capitulo 21-26

Prajñāpāramitā Ratnaguṇasaṃcayagātha – Sutra della Perfezione della Saggezza – Capitulo 27-30

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