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lungo è il cammino per il viaggiatore stanco,
lungo il vagare attraverso molte vite
per l’inconsapevole
che non ha ancora trovato
la via del dharma.
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o degni compagni di viaggio,
va solo,
piuttosto che in compagnia degli inconsapevoli.
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per i suoi figli, per i suoi beni.
Ma come possono i figli o i beni appartenergli?
Lui stesso non si appartiene.
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è in parte saggio.
Ma l’inconsapevole che si crede saggio
è uno sciocco incurabile.
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percepire il sapore della minestra?
L’inconsapevole può trascorre tutta la vita
in compagnia di un Buddha
senza cogliere il sapore del dharma.
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il sapore della minestra,
basta un attimo di consapevolezza
in compagnia di un Buddha
per comprendere la via.
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le sue azioni cieche producono frutti amari.
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Perché fare ciò che ti porterà lacrime?
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fa ciò che ti porterà gioia.
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può dapprima sembrare dolce come il miele.
Ma i suoi frutti sono amari
e fonte di sofferenza.
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di ciò che sta sulla punta di un filo d’erba.
Ma nessuna pratica ascetica
vale un sedicesimo
di un attimo di comprensione del dharma.
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non inacidisce subito,
così il male fatto nell’inconsapevolezza
cova come fuoco sotto la cenere.
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nella sua cecità, l’uso che ne fa
si ritorce contro di lui.
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al predominio sugli altri monaci,
al potere nel monastero.
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per le sue opere,
vuole dettare agli altri
ciò che devono e non devono fare.
In questo modo coltiva in sé
l’attaccamento e l’orgoglio.
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una va verso l’acquisire nel mondo,
l’altra verso la liberazione.
Perciò il discepolo del Buddha
non cerca gli onori,
ma solo la saggezza.
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Fonte : www.guruji.it