Home Insegnamenti Testi fondamentali Shantideva – Bodhisattvacharyavatara VIII : Perfezione della meditazione (Versi 94-138)

Shantideva – Bodhisattvacharyavatara VIII : Perfezione della meditazione (Versi 94-138)

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Shantideva – Il Bodhicaryavatara



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Capitolo VIII : Perfezione della meditazione

94. Dovrei eliminare la sofferenza di altre perché sta soffrendo, appena come la mia propria sofferenza. Dovrei prendere la cura di altre, appena poichè sono essere sentient.

95. Quando la felicità è ugualmente cara ad altre ed a io stesso, quindi che cosa è così speciale circa me che mi sforzo dopo felicità per me da solo?

96. Quando il timore e soffrire sono ugualmente ripugnanti ad altri ed a io stesso, quindi che cosa è così speciale circa me che mi proteggo ma non altri

97. Se non li proteggo perché non sono afflitto dalla loro sofferenza, perché proteggo il mio corpo dalla sofferenza di un corpo futuro, che non è il mio dolore?

98. La nozione che sperimenterò quello si sbaglia, la persona che è morto nasce altrove ed è qualcun’altro.

99. Se si pensa sofferenza della persona dovrebbe essere evitata solo, poiché il dolore del piede non è della mano, perché dovrebbe quella prendere la cura dell’altra?

100. Se si sostiene che anche se è inadeguato, accade a causa di un afferrare su un auto, la nostra risposta è: con tutti i potrebbe, uno dovrebbe evitare quello che è inadeguato, se appartiene a se stesso, o ad un altro.

101. La continuità della coscienza, come una serie e l’aggregazione dei costituenti, come un esercito e tali, sono irreali. Poiché uno chi avverte la sofferenza non esiste, a quale quella sofferenza appartengono?

102. Tutte le sofferenze sono senza un proprietario, perché non sono differenti, dovrebbero essere evitate, semplicemente perché stanno soffrendo. Perché della limitazione è fatta in questo caso?

103. Perché dovrebbe la sofferenza essere evitata? Poiché tutto accosente. Se devono essere evitati, quindi tutto l’esso deve essere evitato; e se non, allora questo va per se stesso come fa per tutto altrimenti.

104. Scrupolo: molta sofferenza risulta dalla pietà, in modo da perché dovrebbe una forzarla per presentare? Risposta: Dopo avere veduto la sofferenza del mondo, come può questa sofferenza dalla pietà essere considerata grande?

105. Se la sofferenza di molti sparisce a causa della sofferenza di una, quindi una persona pietosa dovrebbe indurre quella che soffre nel suo proprio interesse e per altre.

106. Di conseguenza, Supuspacandra, anche se conoscendo l’animosità del re, non ha evitato la sua propria sofferenza come sacrificio per molta gente nella miseria.

107. Quindi, uno di cui il flusso di mente accustomed alla meditazione e che si diletta nel calmare la sofferenza di altri prendpartee all’inferno di Avichi come un cigno in uno stagno di Lotuses.

108. Quando gli esseri sentient sono liberati, hanno oceani della gioia. È quello non abbastanza? Che cosa è il punto di quei volenti la propria liberazione?

109. Quindi, anche se funzionare a favore di altri, là è nè presunzione nè costernazione; ed a causa della sete per il singolo obiettivo di avvantaggiare altri, non ci è desiderio per il risultato della maturazione di un karmi.

110. Di conseguenza, fino al punto in cui mi proteggo dal disparagement, in modo da genererò uno spirito della protezione e uno spirito della pietà verso altri!

111. dovuto assuefazione, ci è un senso che “„ esisto nelle gocce di anima e di seme che appartiene ad altri, anche se l’in questione non esiste.

112. Perché inoltre non considero l’ente di un altro come io stesso nello stesso senso, la diversità se il mio proprio corpo non è difficile da determinare?

113. Di riconoscimento come difetto-guidato ed altri come oceani delle virtù, una dovrebbe contemplare rinunciare alla sua auto-identità ed accettare altre.

114. Appena poichè le mani e simili sono serbate in cuore perché sono membri del corpo, perché sono gli esseri compresi affezionati nello stesso senso, dato che sono i membri del mondo?

115. Appena come la nozione di un auto riguardo al suo proprio corpo, che non ha esistenza personale, è dovuto l’abitazione, l’identità del suo auto con altri non presenterà nello stesso senso?

116. Anche se funzionare a favore di altri in questo modo, là è nè presunzione nè costernazione. Neppure su d’alimentazione, l’aspettativa di una ricompensa non presenta.

117. Di conseguenza, appena come vi proteggete persino dal disparagement secondario, coltivi uno spirito della protezione e uno spirito della pietà verso il mondo.

118. Quindi, dal grande signore Avalokita (Bodhisattva Avalokitesvara) di pietà ha benedetto il suo proprio nome per dissipare persino l’ansia di essere in una folla.

119. Uno non dovrebbe girare a partire dalla difficoltà, poiché a causa del potere dell’assuefazione, una può non avere piacere in assenza di qualcosa che una precedentemente temuta per sentire ha accennato.

120. Uno chi desidera proteggersi rapidamente ed altri dovrebbe esercitarsi in scambiarsi per altri, che è un grande mistero.

121. Se anche al piccolo pericolo un timore presenta a causa di grande collegamento a se stesso, perché non dovrebbe uno abhor quell’auto come un nemico terrificante?

122. Si chi uccide gli uccelli, i pesci ed i cervi ed ha installato un agguato con il desiderio di acquietare la malattia, la sete e la fame,

123. Uno, che uccide i suoi genitori e ruba la proprietà dei tre gioielli per il profitto ed il rispetto, si trasformerà in in combustibile nell’inferno di Avichi.

124. Che persona saggia vorrebbe, proteggerebbe e venerate un tal auto? Chi non lo vederebbe come nemico e chi lo rispetterebbe?

125. Se, da preoccupazione per se stesso, si pensa: “se lo dò via, che cosa io godrà di?„ Ciò è una condizione fiendish. Se da preoccupazione per altre si pensa: “se lo godo, che cosa I darà via?„ Ciò è una condizione divina.

126. Sul danno degli un altro nel suo proprio interesse, uno è bruciato negli inferni e simili; ma sull’afflizione per altri, uno ha successo in tutto.

127. Il desiderio per self-aggrandizement conduce ad una condizione misera dell’esistenza, della condizione bassa e della stupidità. Trasferendo che lo stesso desiderio a qualcun’altro, uno ottiene una condizione fortunata dell’esistenza, rispetti e la saggezza.

128. Ordinando un altro intorno per ones possieda la causa, una avverte la posizione di un servo e simili; ma ordinandosi intorno per altri, si avverte la posizione di un padrone e simili.

129. Tutto coloro che è infelice nel mondo sono per un risultato del loro desiderio per la loro propria felicità. Tutto coloro che è felice nel mondo sono per un risultato del loro desiderio per la felicità di altre.

130. Abbastanza di tali colloquio! Noti la differenza fra lo sciocco che cerca il suo proprio beneficio e la salvia che lavora a favore di altre.

131. Uno, che non scambia la sua propria felicità per la sofferenza di altri, certamente non realizza Buddhahood. Come ha potuto si trovare la felicità anche nel ciclo dell’esistenza?

132. Non accennare la vita prossima, neppure in questa durata, in un obiettivo voluto di un servo che non fa il suo lavoro e di un padrone che non paga fuori gli stipendi, non può fare.

133. Forsaking la generazione di felicità reciproca e la felicità di felicità presente e futura, la gente ingannata intraprende sofferenza tremenda a causa del danno dell’uno un altro.

134. Se tutti i danno, timore e sofferenza nel mondo accadono dovuto afferrare sull’auto, che uso è quel grande demone a me?

135. Senza forsaking il suo proprio auto, uno non può evit diare soffrire, appena come senza evitare il fuoco uno non può evit diare essere bruciata.

136. Di conseguenza, per alleviare la mia propria sofferenza e per alleviare la sofferenza di altre, mi dò fino ad altri ed accetto altri come mio proprio auto.

137. La mente della O, fa questa risoluzione: “Sono limitato ad altri.„ D’ora in poi non dovete preoccuparti qualche cosa ma del benessere di tutti gli esseri sentient.

138. È inadeguato cercare il suo proprio benessere con gli occhi ecc che sono dedicati ad altri. È inadeguato versare il suo proprio beneficio con le mani che sono dedicate ad altre.

Fonte : http://www.shantideva.net

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