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Shantideva – Bodhisattvacharyavatara VI : Perfezione di pazienza (Versi 1-45)

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Shantideva – Il Bodhicaryavatara



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Capitolo VI : Perfezione di pazienza

1. La rabbia distrugge tutto il buon comportamento, come generosità ed adorazione del Sugatas, che si è acquistato sopra migliaia di eoni.

2. Non ci è vizio come odio e non ci è austerità come pazienza. Di conseguenza, uno dovrebbe sinceramente coltivare la pazienza in vari sensi.

3. La mente non trova la pace, né gode del piacere e della gioia, né trova il sonno o il coraggio quando la spina di odio abita nel cuore.

4. Anche i dipendenti quale si ricompensa con ricchezza e onori desiderano nuocere al padrone che è ripugnante dovuto la sua rabbia.

5. Anche gli amici lo temono. Rattrista i suoi amici. Si attrae con generosità ma non è servito. Nel riassunto, ci è niente che possa rendere una persona arrabbiata felice.

6. Uno chi ha riconosciuto l’odio come il nemico, sapendo che genera le sofferenze come questi e con insistenza le sormonta, diventa felice in questo mondo e nell’altro.

7. Trovando il relativo combustibile nel malcontento che proviene da un evento indesiderato e da un impedimento agli eventi voluti, la rabbia è inflamed e lo distrugge.

8. Di conseguenza, rimuoverò il combustibile di quel nemico, dato che quel nemico non ha funzione tranne per nuocermi.

9. Anche se cado in forza maggiore estrema, non dovrei interrompere la mia felicità. Quando ci è frustrazione, niente è gradevole e la virtù forsaken.

10. Se ci è un rimedio, quindi che cosa è l’uso della frustrazione? Se non ci è rimedio, quindi che cosa è l’uso della frustrazione?

11. Per quei amati e per se stesso, uno non vuole la sofferenza, il disprezzo, l’abuso verbale, o il disonore; ma per un nemico, è l’opposto.

12. La felicità è ottenuta con la grande difficoltà, mentre la sofferenza accade facilmente. Soltanto con sofferenza è ci rilascio dal ciclo dell’esistenza. Di conseguenza, la mente della O, è forte!

13. I devoti di Durga e la gente di Karnata resistono inutilmente al dolore delle ustioni, tagli, e simili. Perché allora sono timido quando il mio scopo è liberazione?

14. Ci è niente qualunque che rimanga difficile mentre si la abitua. Quindi, con l’assuefazione con leggero dolore, persino il grande dolore diventa sopportabile.

15. Non considerate il dolore degli insetti, tafani e zanzare, di sete e fame e l’irritazione di un’eruzione seria e simili come insignificante?

16. Il freddo, il calore, la pioggia, il vento, viaggiare, la malattia, la prigionia e le battiture non dovrebbero indurre un senso di fragilità. Altrimenti, l’afflizione diventa maggior.

17. Alcuni, vedendo la loro propria anima, mostrano la prodezza straordinaria, mentre qualche debole anche alla vista di altre anima.

18. Quello viene da coraggio mentale o dalla timidezza. Di conseguenza, uno dovrebbe diventare invincibile alla sofferenza e supera il dolore.

19. Non neppure nella sofferenza una persona saggia interrompe la sua serenità mentale, dato che nella battaglia è con le afflizioni mentali; nella battaglia il dolore è ottenuto facilmente e ci è molta agonia.

20. I vincitori coraggiosi sono distanti di tutta la sofferenza e conquistano tali nemici come l’odio. I cadaveri di uccisione di resto appena.

21. La sofferenza ha altra qualità poiché l’arroganza diminuisce a causa di disperazione ed un ritengono la pietà per gli esseri nel ciclo dell’esistenza, timore e peccato e un desiderio per il Jina.

22. Non sono fatto arrabbiare alla bile e simili anche se causano la grande sofferenza. Perché sia arrabbiato a coloro che ha menti? Anche sono incitate dalle circostanze.

23. Appena mentre il dolore tagliente presenta anche se uno non vuole esso, in modo da la rabbia presenta con forza anche se una non la vuole.

24. Una persona non diventa intenzionalmente arrabbiata, pensando, “io otterrà arrabbiata,„ né fa arrabbiare nasce, pensando, “io presenterà.„

25. Tutti gli offese e vizi di vari generi presentano nell’ambito dell’influenza delle circostanze e non presentano indipendente.

26. Un raduno delle circostanze non ha l’intenzione, “io produrrà,„ né fa quello che è prodotto ha l’intenzione, “io sarà prodotto.„

27. Quello che è considerare come la sostanza principale e quella che è inteso poichè l’auto non nasce, pensando, “produrrò.„

28. Poiché non ha presentato, come potrebbe desiderare entrare in esistenza? Poiché si aggancia con gli oggetti, non può sforzarsi di cessare neanche.

29. Se l’auto permanente non è sentient, è ovviamente inattivo come spazio. Anche insieme con le circostanze, che attività l’invariabile ha?

30. Che cosa è l’uso di azione all’auto, che ai tempi di azione è lo stesso come sia stato prima? Se il rapporto è che ha azione, quindi che dei due è la causa dell’altra?

31. Quindi, tutto dipende dal qualcos’altro e perfino quello su cui qualcosa è dipendente non è autonomo. Quindi, perché uno otterrebbe arrabbiato alle cose che sono inattive, come le apparizioni?

32. Scrupolo: La rabbia evitante è inadeguata, per chi evita che cosa? Risposta: Quello è adatto, perché è una condizione delle origini dipendenti ed è considerato come la cessazione di sofferenza.

33. Di conseguenza, sul vedere un amico o un nemico che commette un documento legale errato, uno dovrebbe riflettere, “tali sono le sue circostanze,„ e sono a facilità.

34. Se tutti gli esseri trovino l’adempimento secondo i loro propri desideri, quindi nessuno soffrirebbero, dato che nessun desideri da soffrire.

35. Ferita essi stessi della gente con le spine e simili da negligenza, con il digiuno ecc dalla rabbia e volendo ottenere le donne inaccessibili e così via.

36. Alcuni si uccidono appendendo, saltando dalle scogliere, mangiando il veleno o le sostanze malsane e da comportamento non-virtuoso.

37. Quando nell’ambito dell’influenza delle afflizioni mentali, uccidono persino i loro propri cari auto in questo modo; allora come hanno potuto avere fermo verso i corpi di altri?

38. Se neppure non avete pietà verso coloro che, inebriato dalle afflizioni mentali, commette il suicidio, quindi perché la rabbia presenta?

39. Se infliggere il danno su altri è la natura dell’insensato, quindi la mia rabbia verso loro è inadeguata come sarebbe verso fuoco, che ha la natura di bruciatura.

40. Se questo difetto è conveniente e se sentient gli esseri sono buoni dalla natura, quindi la rabbia verso loro è inadeguata come sarebbe verso fumo pungente nel cielo.

41. Disconsiderando il principio di causa, quale un bastone e simili, se divento arrabbiato con la persona che lo incita, quindi è migliore se odio l’odio, perché quella persona inoltre è incitata da odio.

42. Nel passato, anche ho inflitto tale dolore sugli esseri sentient; quindi, la I, che hanno causato il danno agli esseri sentient, merita quella nel ritorno.

43. Sia la sua arma che il mio corpo sono cause di sofferenza. Ha ottenuto un’arma ed ho ottenuto un corpo. Con che cosa dovrei essere arrabbiato?

44. Accecato avendo bisogno, ho ottenuto questo punto di ebollizione che compare come corpo umano, che non può sopportare essere toccato. Quando ci è dolore, con quale dovrebbe uno essere arrabbiato?

45. Non voglio la sofferenza; tuttavia, sciocco che sono, voglio la causa di sofferenza. Quando soffrendo emergo dovuto il mio proprio difetto, perché dovrei essere arrabbiato con chiunque altro?

Fonte : http://www.shantideva.net

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