Cerimonia per vittime Khmer Rossi a un giorno dal verdetto su “Duch”
Cambogiani raccolti in preghiera in ricordo delle vittime del regime dei Khmer Rossi. Una cerimonia buddista si è tenuta nell’ex prigione di Tuol Sleng, diventata oggi un museo dedicato alle migliaia di persone che lì furono torturate e morirono tra il 1975 e il 1979. Grande attesa c‘è nel Paese per il verdetto della giustizia sul responsabile di allora della struttura, previsto per domani.
Il 67enne Kaing Gek Iev, detto ‘Duch’, è accusato di crimini di guerra e contro l’umanità davanti al tribunale misto istituito dall’Onu e dalla Cambogia. Gli osservatori e i sopravvissuti ai Khmer Rossi si attendono una pena esemplare.
“Se il tribunale lo farà restare per tutta la vita in carcere sarò molto felice e noi sopravvissuti proveremo un senso di sollievo“ ha commentato uno di quest’ultimi, Chum Mey.
‘Duch’, catturato nel 1999, rischia fino a quarant’anni di reclusione. Nel Paese c‘è chi teme che all’uomo sia inflitta una pena più lieve, vista la sua disponibilità a collaborare con la Corte e considerati gli anni già trascorsi in carcere. In passato si era più volte scusato per le sue azioni, ma poi, nel giorno delle arringhe finali, aveva spiazzato tutti chiedendo di essere assolto perché ai tempi non aveva avuto altra scelta che quella di eseguire gli ordini.
Nel famigerato carcere S-21 più di 14 mila persone risultano aver perso la vita. Altri quattro ex leader dei Khmer Rossi attendono il loro processo, che dovrebbe iniziare il prossimo anno.
Fonte : www.it.euronews.net