Cambogia
Mekong
Prima di giungere nella capitale cambogiana Phnom Penh, il Mekong si divide in tre corsi: i due principali procedono come Mekong in Vietnam fino al delta, l’altro diventa il Tonle Sap che si apre nella pianura della Cambogia come un Grande Lago ricevendo le acque in piena del Mekong durante le pioggie estive, mentre in inverno inverte il suo corso e si riversa nel grande fiume indocinese.
Durante le piene del Tonle Sap la laguna si stende immensa lambendo le grandiose rovine di Angkor e le colline con i villaggi aggruppati emergono come isolette tra le quali si muovono le piroghe per tutta la stagione, convertendo i contadini in pescatori che riempiono le reti delle migliaia di tonnellate di pesci e crostacei che arrivano con le acque del Mekong come una benedizione, mentre le risaie sono sommerse dalla piena.
Quando le acque si ritirano lasciano centinaia di stagni dove pulsa la vita, migliaia di uccelli acquatici, marangoni, cormorani, aninga tuffatori, garzette, martin pescatori, aironi e decine di altre specie sciamano e pescano nelle minuscole lagune dove sguazzano i bufali, nuotano le lontre e si abbeverano mammiferi piccoli e grandi, un tempo prede della tigre, i cui ultimi magnifici esemplari si sono rifugiati nelle profondità della jungla. La natura completa la sua opera lasciando un limo che fertilizza la terra facendo splendere le risaie per la stagione agricola che si alterna a quella della pesca, come un altro dono alla popolazione Khmer che qui fondò la sua grande civiltà.
Un’antica leggenda hindu racconta che sul Mekong andò a vivere come eremita il saggio sadhu Kambu a cui Shiva volle concedere la ninfa celeste apsara Mera per generare una nuova stirpe reale destinata a regnare su quei territori e dalla loro unione nacque il primo antenato della dinastia di Kampuchea.
Le origini del regno Khmer risalgono all’antico regno di Chen-La che dal Laos si estese all’Indocina meridionale,mentre in Vietnam fioriva quello di Funan e con il quale ha in comune lo stesso mito dell’intervento di Shiva per donare al mondo una nuova stirpe di re.Il successore dell’antenato generato dal saggio Kumbu e la ninfa Mera, fu Sreshthavarman che fondò la prima capitale Sresthapura sul Mekong che scorre in Laos e stabilì relazioni con la stirpe reale vietnamita di Funan dalle comuni origini divine,poi una principessa di origine solare del Chen-La sposò un principe del Funan dalle origini lunari,compiendo il disegno di Shiva per l’unione di due stirpi reali astrali.
Angkor Wat
Il Bakong fu il primo tempio di quel vasto e suggestivo complesso sacro monumentale che poi venne creato ad Angkor,l a più alta testimonianza artistica della cultura indiana in Asia orientale giunta in Indocina sull’antica rotta della Via delle Spezie tra l’India e la Cina.
La dinastia continuò con il figlioYasovarman che fondò la città di Yasodharakata sul fiume Siem Rap e ne fece la capitale edificandovi altri templi consacrati a Shiva, creò il lago atificiale Baray con le acque del fiume e fece costruire i cento monasteri Yasodharsrama che accolsero monaci hindu e buddisti per divenire i centri della diffusione degli antichi culti indiani i ui santuari erano i templi Prasat Phnom Krom e Prasat Phnom Bok sulle colline attorno Angkor.
I suoi successori ingrandirono la capitale ed edificarono altri templi ad Angkor dove venne perfezionata la grande arte monumentale Khmer,ma fu nel X secolo che essa raggiunse l’apogeo con il periodo di Koh Ker durante cui fu costruito il supremo capolavoro del Banteay Srey e i templi buddisti Bat Chum e Lak Nan.
Per oltre cento Angkor si arricchì di templi e monasteri facendo crescere la città con la potenza del regno Khmer.
Phnom Penh
Secondo la leggenda la nobile e ricca dama Penh videuno splendido albero che galleggiava sul Mekong e se lo fece portare a riva trovandovi all’interno quattro statue di Budda,per onorare il prodigio fece erigere un colle phnom per edificarvi un monastero e conservare le statue sacre,attorno al Colle di Penh Phnom Penh sorse poi la città Khmer destinata a diventare capitale del regno cambogiano. Sull’antica cittadella di Banteay Kév nel 1866 venne edificato il primo Palazzo Reale in legno e l’unico padiglione in muratura fu offerto da Napoleone III al re Norodom che si era posto sotto il protettorato francese.
Cinquantasette anni dopo il re Sisowath ricostruì l’intero complesso in muratura e fece giungere architetti francesi a dirigere i suoi artisti ed artigiani per edificare le splendide costruzioni in stile khmer recinte da due grandi mura nelle quali si ergono la splendida Pagoda d’Argento circondata da una galleria affrescata e la Sala del Trono tra gli altri edifici,due templi sono consacrati alle Sacre Impronte del Budda,uno il Padiglione delle Feste e un’altro il Padiglione delle Danze,oltre un recinto interno si stende la favolosa Residenza Reale interdetta ai visitatori.
Gli splendidi affreschi della galleria attorno alla Pagoda d’Argento rappresentano l’epopea del Ramayana e si svolgono come un libro policromo da oriente ad occidente,davanti l’ingresso della pagoda si staglia la statua equestre del re Norodom fusa in Francia nel 1875 e uno stupa ne contiene le ceneri,accanto ad un altro che contiene quelle del padre.
La Pagoda d’Argento contiene la sacra statua del Budda di Smeraldo e fu ricostruita in tutta la sua magnificenza dal re Sihanuk nel 1962 con una scalinata di marmo di Carrara,l’interno è pavimentato d’argento massiccio e attorno sono in mostra i preziosi doni dei sovrani stranieri,maschere e oggetti Khmer in oro ed argento,centinaia di Budda offerti dai fedeli di tutti i paesi.Al centro si erge un altare dorato che regge il superbo Budda di Smeraldo del XVII secolo e davanti un’altra statua dell’Illuminato in oro è decorata da novemila cinquecento ottantaquattro diamanti,vicino un loto d’oro contiene una reliquia del Budda proveniente dall’India e dietro una statua di marmo birmana con una pesante decorazione d’oro adoperata per le incoronazioni.
La Sala del Trono fu edificata nel 1917,contiene un gong sacro che ritma i cerimoniali reali e numerose portantine,dietro la sala si trovano le stanze del re e della regina adoperate durante le incoronazioni nella tradizione che vuole separati i regnanti per sette notti.In un’altra sala si trasferiscono provvisoriamente le ceneri dei sovrani defunti prima di collocarle nello stupa reale e davanti vi sono i Budda delle preghiere quotidiane dei sovrani,oggeto di culto dei visitatori asiatici.
Il primo monastero della città sul Mekong è il Vat Ounalom costruito nel 1443 davanti al Tonlé Sap su uno più antico dove era conservato un capello del Budda.Esso venne arricchito di quarantaquattro edifici tra stupa,santuari,pagode e abitazioni dei monaci attorno all’antico stupa che contiene una statua del Budda seduto e una disteso,al primo piano la sala di culto racchiude altri tre raffigurazioni e un’antica testa,da essa si accede al piano superiore affrescato con scene della vita dell’Illuminato e una sua statua seduto meditante circondato da altre quattro nell’insegnamento.
La pagoda più recente è la coloratissima Vat Tuol Tum Pong vicino al grande mercato,si erge imponente a due piani circondata da un portico le cui porte sono sormontate da animali mitologici come il bue e la tartaruga ssoicati all’immagine del Budda.Sui quattro lati vi è un vestibolo monumentale e una galleria è sostenuta da colonne decorte dagli uccelli mitici Garuda,sul lato destro un edificio serve da scuola e un piccolo vihara colorato di verde e giallo serve da alloggio ai bonzi,a sinistra si trova un grande stupa a quatttro piani con una scalinata,,vicino al Monumento alla Vittoria in stile khmer nella piazza omonima,la grande pagoda Vat Lang Ka possiede un gran numero di statue dipinte. A trentacinque chilometri da Phnom Penh,Oudong fu capitale khmer tra il 1618 e il 1866,dominata dalla collina del Vegliardo San Phnom Ta San sulla sommità della quale si accede con una lunga scalinata guardata da due serpenti mitici Naga che porta alle rovine di due grandi templi edificati dal re Sisovath nel 1911,la cittadella con le sue pagode e l’antico Palazzo Reale,divenne rifugio dei Khmer rossi e fu distrutta da un bombardamento americano nel 1973 del quale restano le rovine. Miglior sorte ebbe Tonlè Bati edificata sulle rive del lago,le cui costruzioni più antiche dei templi Ta Phrom e Yay Pou risalgono al XII secolo.