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Monasteri mozzafiato

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Solitudine, raccoglimento e preghiera ma anche luoghi grandiosi. Sono le caratteristiche prinipali dei monasteri più belli del mondo. Queste piccole isole di spiritualità si caratterizzano anche per i siti dove sono stati costruiti: luoghi isolati, spesso impervi ma sempre di estrema bellezza e in panorami suggestivi. E se l’isolamento facilita la meditazione ne rende però difficile la sussistenza. Ed è per questo che molti monasteri si rivelano delle minuscole enclave che vivono quasi in piena autonomia, spesso grazie alla fabbricazione e la vendita di formaggio, vino, birra o liquori. Ma non tutti sono così.

Popa Taungkalat (Birmania)

Una situazione precaria ma una vista imprendibile per il monastero Popa Taungkalat in Birmania. Il santuario buddista si trova in una posizione inaccessibile, su uno sperone di roccia a 700 metri di altezza. Un’ubicazione resa ancora più emozionante data dal fatto che il monastero è stato costruiito sopra un vulcano.

Yumbulagang (Tibet)

Arroccato su una piccola collina ad est del fiume Yarlong vicino a Lhasa, nel Tibet, il monastero Yumbulagang (il palazzo della madre e del figlio in dialetto tibetano) ha una storia di più di 2mila anni. Distrutto durante la Rivoluzione culturale, l’edificio fu riscostruito nel 1980. Le pareti sono dipinte con i bellissimi affreschi che raccontano la storia antica del Tibet.

I monasteri delle Meteore (Grecia)

Uno spettacolo grandioso si offre a chi vuole visitare questi monasteri. La località di Meteora (significa sospesa in aria) si caratterizza per la presenza di numerose torri naturali rocciose. E quale luogo potrebbe essere più isolato della cima di queste torri? Di fatto, in vetta a queste falesie con pareti a picco si sono insediati dei monasteri, anche se oggi solo sei sono abitati e visitabili: Agios Stefanos, Agia Triada, Gran Meteora, Varlaam, Roussanou e Agios Nikolaos. È impossibile rimanere insensibili alla bellezza di questo panorama dove l’ascetismo si mescola alla grandiosità del paesaggio.

Palazzo del Potala (Tibet)

A Lhasa, mentre si percorre una delle strade della capitale del Tibet, su una collina si erge imponente il palazzo-monastero del Potala, residenza del Dalai Lama fino dall’adolescenza. Antiche leggende sulla collina rocciosa raccontano di una grotta sacra, considerata la dimora del Chenrezig Bodhisattva (Avalokitesvara) e luogo di meditazione dell’imperatore Songtsen Gampo nel VII secolo dC.

Takshang (Butan)

È il più famoso monastero del Butan e non è difficile immaginarsi perché. La costruzione è arroccata su una scogliera a più di 3mila metri di altitudine. Takshang significa “nido della tigre” è un monastero che comprende sette templi e rappresenta uno dei più importanti luoghi di pellegrinaggio del mondo buddista.

Sumela (Turchia)

Molti edifici, anche molto tempo dopo la loro costruzione, entrano nella leggenda. Il monastero di Sumela appartiene a questa categoria. Si incastra in verticale nella roccia, su un dirupo a strapiombo sulla valle dell’Altindere, a 1200 metri di altitudine. Vedendolo dal basso sembrerebbe confondersi con la montagna.

Monastero di Ki (India)

Il monastero è una delle mete religiose più frequentate dai buddisti. Sembra una cittadella sulla vetta di una collina a forma di cono, situata nella valle di Spiti, nel distretto dell’Himachal Pradesh. La parola significa letteralmente “terra di mezzo” perché circondata da montagne. I frequenti attacchi e le successive opere di ristrutturazioni hanno dato al monastero la sua caratteristica forma a blocchi.

Santuario Madonna del Sasso (Svizzera)

Chi passa per Locarno non può non fare una capatina al santuario francescano della Madonna del Sasso, situato su una rupe boscosa, come se galleggiasse sopra la città. L’origine du sanctuaire risale al 480 quando frate Bartolomeo, monaco del convento di San Francesco, decise di ritirarsi sulla rocca che domina Locarno, a seguito di un’apparizione della Vergine.

St Martin du Canigou (Francia)

L’abbazia risale al secolo XI e rappresenta una delle più belle costruzioni di montagna della zona. Il monastero è stato costruito nel 1009 dal conte di Cerdagne in espiazione per l’uccisione del figlio ed è stato occupato dai frati benedettini.

Roussanou (Grecia)

Arroccato in precario equilibrio sulla punta di una roccia stretta, il monastero di Roussanou colpisce per la bellezza estrema e spettacolare della sua ubicazione. Il suo nome deriva probabilmente dal primo eremita che lo scelse come dimora. Anche se non ci sono documenti storici del passato è probabile che il monastero sia stato fondato dai monaci Nicodemo e Benedetto, intorno al 1380.

San Bartolomeo (Germania)

Situato sulle rive del Königssee, all’interno del Parco nazionale di Berchtesgaden, il santuario di San Bartolomeo gode di una posizione che lo rende meta obbligata per chi ama la natura. Era la riserva di pesca e caccia dei re di Baviera che costruirono sulle rive del lago una palazzina di caccia vicino alla cappella barocca dedicata a San Bartolomeo (St. Bartholoma).


Fonte : Si Viaggia


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