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Precetti buddisti

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PRECETTI

I 16 Precetti del Bodhisattva
I sedici Precetti Buddhisti costituiscono una parte così tipica della pratica Zen, che vengono tradizionalmente chiamati ” Il sangue delle vene” degli antichi lignaggi.
Quando si ricevono i 16 voti di Bodhisattva, si riceve un documento che attesta questo lignaggio di “sangue ” degli antichi Maestri.
Per generazioni e generazioni “il sangue” dello Zen è passato ininterrottamente da Maestro a Discepolo, sino a noi oggi.

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I TRE RIFUGI

Sanbokai

Rappresentano le fondamenta e l’orientamento della vita del Bodhisattva.

I Tre Rifugi o Tre Tesori “San Bo” sono : Il Buddha, Il Dharma, Il Sangha.

Noi prendiamo rifugio nel Buddha: facciamo voto di vivere nell’Illuminazione, cioè prendiamo atto della natura illuminata che è già in ogni essere: a noi viverla!

Noi prendiamo rifugio nel Dharma. Dharma indica sia l’Assoluto, che l’insegnamento, cioè il divenire dell’Assoluto. Fare voto di rifugio nel Dharma, significa seguire le regole stesse dell’Universo e i suoi insegnamenti, che nel Buddismo si manifestano attraverso le indicazioni degli antichi Maestri e dei Sutra del Buddha stesso.

Noi prendiamo rifugio nel Sangha. Riconosciamo il ruolo interattivo di tutti gli uomini e la loro manifestazione come Buddha: esseri illuminati.
Solo quando riconosco tutti gli esseri come Sangha del Buddha, posso interagire con la loro vera essenza, non con la manifestazione egoica che li rappresenta.

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I TRE PRECETTI UNIVERSALI

SANJUJOKAI

Non fare il male

Fare il bene

Aiutare tutto gli esseri.

Tre indicazioni essenziali Universali, della coscienza di ogni uomo.

Non fare il male: è prendere consapevolezza del proprio vivere spesso egoico e prevaricatore, è una continua attenzione alla nostra vita e al rispetto della vita dell’Universo.
Astenersi dal nuocere a se stessi e agli altri, agli animali, alle piante, al pianeta intero.

Fare il bene: è la conseguenza diretta dell’astenersi dal fare il male, ma è molto di più. Spesso non basta non fare, ma è importante l’azione che si compie e come si agisce nella vita.

Aiutare gli altri: è l’unione del sé con il tutto. E’ scoprire che sino a quando tutti gli esseri non saranno risvegliati, nessuno lo sarà, e nello stesso tempo, quando un essere “diviene” un Buddha, l’intero Universo è un Buddha.

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I DIECI PRECETTI ESSENZIALI

Il Maestro Buddhista Shantideva nel suo Bodhicayavatara dice: “Non sono i voti del Bodhisattva a riempire la mia esistenza, ma è il mio vivere che riempie di vita i voti stessi”.

1) Entrare nella Via di non uccidere coltivando e incoraggiando la vita.

2) Entrare nella Via di non prendere ciò che non è dato coltivando e incoraggiando la generosità.

3) Entrare nella Via di non abusare dell’amore e del sesso coltivando e incoraggiando una onesta relazione tra tutti gli esseri.

4) Entrare nella Via di non parlare falsamente a proprio vantaggio coltivando e incoraggiando la giusta conoscenza.

5) Entrare nella Via di non intossicarsi e di non intossicare gli altri coltivando e incoraggiando la chiarezza

6) Entrare nella Via di non giudicare gli altri coltivando e incoraggiando il mutuo rispetto per tutti gli esseri e l’Universo.

7) Entrare nella Via di non elevare me stesso abusando degli altri coltivando e incoraggiando me (se ) stesso e gli altri a vivere in accordo con la propria Natura Risvegliata.

8) Entrare nella Via di non mettere scompiglio nel Sangha coltivando e incoraggiando una relazione reciproca di aiuto tra tutti.

9) Entrare nella Via di non indulgere all’ira coltivando e incoraggiando una relazione di amore e comprensione.

10) Entrare nella Via di non abusare dei Tre tesori coltivando e incoraggiando la Via del Bodhisattva per tutti gli esseri.

Fonte : www.lebero.it

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